Non passa giorno
che il tuo volto, i tuoi occhi
non sfilino davanti al mio viso.
La tua persona
mi si presenta con immagini
frazionate come cloni che mi accerchiano
ad esaltare e moltiplicare la tua bellezza
che mi stupisce per la dolcezza
che m'inebriò il cuore.
Dove sei mio dolce amore?
Perché sei andato via,
sparito dall'ansa del mio cuore
dove ti custodivo, preziosa gemma palpitante
che m'irradiavi luce e calore.
Tu, infoltivi le selve del turbamento dolce...
le tue carezze di caldo vento
donavano sensazioni e dolci emozioni
erano il nostro unguento, la nostra linfa
che accendeva ali di luce
tali da farci raggiungere il paradiso
simbiotico e coinvolgente
d'un sogno orbitante
nell'aura magica del nostro cielo
impregnato del nostro sangue.
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941
Complimenti,è belissima!
RispondiEliminaGrazie dell'apprezzamento Olga. Ti auguro una serena serata, a presto, Grazia!
RispondiEliminaPiaciuta veramente molto!
RispondiEliminaGrazie di aver apprezzato Felce. Un caro saluto di buona giornata, Grazia!
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