lunedì 30 marzo 2020

UN INVERNO INFINITO POESIA DI GRAZIA DENARO


 S’oscura la notte e s’incupisce.

Incessanti le stelle cadono
in profondi laghi scuri, in voragini
e in profondi scuri boschi
lacrimando un pianto incessante
a fronte di anime disorientate
e di corpi irrigiditi.

Sembra un sogno
ma è realtà
come reali sono i corpi di pietra
adagiati su mezzi
che per le strade deserte
vanno percorrendo nella notte
l’ultimo viaggio
abbandonando la città
che costernata si accomiata
mentre il vento emette il cordoglio
di un inverno infinito

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941

giovedì 26 marzo 2020

LA CRUNA DELL'ESISTENZA POESIA DI GRAZIA DENARO


Percuote il vento
spingendo l’onda biancheggiante
che oscilla, geme
e oppone strenua resistenza
riuscendo a stento
a non soccombere ad esso
come fa l’ingabbiato ulivo
che il tempo lungo ha invischiato
e il pino a viva forza ha pettinato.

Anche noi esseri ci ritroviamo
nella tenaglia quotidiana,
anime in cammino
sempre in cerca della quiete
spesso obbligati ad abbeverarci
al fiume Lete.

Bisognerebbe tenere in conto la vita,
non distribuire forze a pioggia
come fossimo fontane
inaridendo quella linfa vitale
atta alla riproduzione delle fioriture
nel tentativo di poter passare
come spiriti eterei
dalla cruna dell’esistenza

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941

mercoledì 25 marzo 2020

DANZANO I PENSIERI POESIA DI GRAZIA DENARO

 
Danzano i pensieri
in frusciante carezza
abbracciano come marea
contenuti nei sospiri
inondando di dolcezza l'ego.
Volano come foglie sospese
alla carezza del vento lieve,
vagano con passi impalpabili
declinando ricordi e nostalgie
di quando il cielo
era al culmine del suo azzurro.
Scorrono dolcemente
a far sussultare il cuore
carezzati da sinfonie
visitando pentagrammi già vissuti,
toccano corde sensibili
di arcani desideri,
d'incontri di ieri
ma anche di sentieri inesplorati
da sempre percepiti e desiderati.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941

martedì 24 marzo 2020

UNA MURAGLIA CIRCOLARE POESIA DI GRAZIA DENARO

Quando l’ansia è tanto grande

e il domani è un’incognita,
ti senti lontana dal cielo
da non riuscire a percepire
il suo azzurro
o come un mendicante
che non riesce a catturare
neppure le briciole
di ciò che desidererebbe
per la sua vita.

Ti poni tante domande
e non ottenendo risposte plausibili
senti l’anima di malinconia adornata
per il vuoto esistenziale
che l’abbraccia.

Se solo potessi svestirti
di questa tristezza che t’opprime
e mai si schiara…

ma sei prigioniera di cocci taglienti
infissi su quella muraglia circolare
che t’avvolge senza inizio e senza fine.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941

SOAVI MELODIE POESIA DI GRAZIA DENARO


Meditazioni preziose
della mia solitudine i cieli randagi
come il mio passo che li inseguiva
fin sull’altopiano lunare
dei sogni ad occhi aperti
con i pensieri che andavano
con la forza del vento.

L’improbabile dentro me
mi seguiva sempre
ma non annullava la speranza
di un probabile incontro,
un avvicinamento
che avrebbe riacceso l’incanto
di poter salutare con mano amorosa
il suo arrivo.

Avevo costantemente
il suo viso in mente.

Ciò alimentava forti emozioni,
come se un flauto interiore
mi suonasse soavi melodie.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941

giovedì 19 marzo 2020

FARDELLO PESANTE POESIA DI GRAZIA DENARO

Spesso ci si parla
attraverso l’anima,
ma a volte
essa è come una pietra stanca
che si sente inutile, vuota
ché non riesce a reagire.

Sente di essere
in un autunno infinito
priva di sole
abbracciata da insulse giornate
avulse di gioia.

Ogni alba si porge alla speranza
per essere migliore
ma quando l’io resta muto
ché ha perso il senso
del recepire e del trasmettere
il proprio sentire
rannuvola l’andare dei giorni
e delle notti  che si presentano
di un gelido buio spietato
per l’esistenza
che diviene fardello pesante.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/ 1941

martedì 17 marzo 2020

LA LUCE DEL NUOVO GIORNO POESIA DI GRAZIA DENARO



E’ questo tempo
di eventi inquietanti
che ha alzato barriere

in tutti noi
a dipingere il tedio
sulla mia anima.
 
Nelle pareti di questa casa
c'è tutta la malinconia
che mi alberga in petto.

Acuta è la nostalgia del verde
che echeggia all’orecchio
lo splendore della natura
a noi inviso di godere
in ogni sua sfumatura
e in ogni suo canto.

Un masso pesa sul cuore,
appesi come siamo
alle notizie di ogni giorno
che saturano il nostro io afflitto
della conta di vita e morte,
di vedere strade spettrali,
abbracci negati,
affetti tenuti lontani.

Osservo che nel cielo
gli uccelli virano liberi
in ogni direzione
emanando i loro giocosi canti
e desidero che presto
per noi rifulga la luce
del nuovo giorno.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941