lunedì 24 maggio 2021

SCEMPIO SENZA PIU' LUCE NE' CRISTALLO POESIA DI GRAZIA DENARO

Pioveva quel giorno

gocce bagnavano il mio viso

in quella triste cerimonia

forse erano miste a lacrime

perché il sale irritava la mia pelle.

.

Oggi mi rivedo

quando anch'io con l'abito bianco

sorridente affiancata al mio sposo

ero inondata da una luce fulgente

che riluceva nel cuore

e irradiava il mio viso

In quel giorno leggiadro

mi sentivo foglia danzante e leggera

che levitava all'alito di vento.

.

Pronunciavo il tuo nome nella mia mente

come nenia dolce:

un mantra

che accompagnava il mio presente

di mura cristalline

in cui con gioia mi specchiavo

nel  tempo della fioritura dell'amore

in cui trionfò il sentimento per anni

colmo d’ardore,

 

Ma nell'albore d'un mattino

ti ritrovai riverso con gli occhi spalancati

che non vedevano più le mie pupille.

Non c'erano più i tuoi petali fioriti

che mi riverberavano la tua luce,

ma con orrore

constatai  sul tuo volto

uno scempio senza più luce né cristallo.

 

Grazia Denaro

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Legge 633/1941


 

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