Di luna non può essere questo biancore
né d’ali d’uccello in volo
il battito sul letto,
dove cadono i corpi estenuati
sazi del loro intenso sapore,
sarà di me il sangue che sussurra,
saranno di te le lune del tuo petto.
Ho bisogno di spaziare,
rigermogliare di passione
sul fossato della pelle
che aderisce alle mosse istintive
agli abbracci volitivi
ai desideri più intimi e solari
ai momenti condivisi e conviviali
di noi esseri simbiotici.
Dico che dove c’è sfinimento
bisogna rinnovarsi.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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