Orecchio che m’invii
ancestrali fonemi
simili ad evanescenti sospiri
mentre carezzanti riflessi
s’intrecciano nell’anima
in ondeggianti carezze
di acque fresche e cristalline
che come frammenti
di prezioso cristallo
donano input a dolci visioni
che saturano ogni vena
d’inchiostri azzurri
d’incredibile bellezza
regalando serenità interiore.
Anche il cuore palpita, oggi
nell’armonia di una musica segreta
consegnandomi la soluzione
di un teorema ridente e prezioso,
allontanando quell’inquietudine
aleggiante in me
che ha spopolato di dolcezza
le ore di questo mio tempo.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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