Oggi non è giorno di parole,
si sono arenate
tra le pietre e gli sterpi
di quel viottolo ripido e scosceso
precipitato nel burrone
degli inganni.
Un velo di dolore copre ancora
quella luce incontaminata
che mi fu amica
azzerata da un cielo vuoto
del suo azzurro:
- fendenti di dense nebbie -
occultarono quel percorso
di strade maestre
in cui i passi camminavano
fermi e sicuri
nel perseguire il cammino
di quella voce d’amore persa tra gli echi
di una luce evanescente
scevra di suoni e colma di ombre
che il vento come lamento
ancora sparge nella mia aura
riportandomi di essa solo l’oblio
che non lenisce sofferenza.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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