Incantati occhi
accendono i nostri visi
a carezzare l’anima
in sillabe di luce
donate dalla giovinezza
dei nostri sguardi
e da quel soave tintinnio
che si rigenera attraverso la linfa
che irrora il seme e l’arbusto.
Sarà il nostro verbo nell’incontrarsi
nel transito di questo tempo
che rigenererà la vita
accompagnato dal vento
messaggero del teorema ridente
del nostro connubio all’infinito.
E nell’esplicare le nostre voci in
assonanza
che legheremo la nostra esistenza
ritrovandoci trasportati nella magia
delle ore che ci attenderanno
girando nell’orbita dei cuori
e nella gioia che già in noi respira
verso quel punto fermo
che
sarà il nostro domani.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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