Mi hai volto le spalle
all’improvviso
dopo momenti d’intolleranza
alle mie parole,
ho cercato di riprendere la tua mano
fra le mie,
volevo chetarti e chiederti scusa
ma non ho visto il fulgore dello zenit
nei tuoi occhi
che avevano il buio del crepuscolo
esprimente la tua rabbia,
la tua insofferenza ed il tuo disappunto.
Ho spine di rovo dentro al petto
che mi feriscono e mi fanno lacrimare.
Avevo il tesoro del sole
che mi benediceva ogni giorno
dall’apogeo,
ora invece sono in balia
della notte più nera
che mi rattrista e mi opprime
acuendo la nostalgia di te,
del tuo viso, del tuo sorriso.
In questi giorni tutto
è diventato travagliato dolore
che sta sbriciolando la mia vita.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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