Mi hai aperto la porta dell’orizzonte
con la sferza del suo mare
col suo rombo di scogliere
e la sua festa d’acque allegre e chiare.
Mi hai aperto la porta
del romanzo d’appendice
spalancando una prigione
conosciuta tanto bene e tanto a lungo
di cui sognavo sempre l’evasione.
Mi hai aperto la porta dell’amore vero
tanto grande e tanto colmo d’universo
in cui dolci fiori l’aria profumeranno
pascoli verdi scenderanno
verso acque fresche e cristalline
a irrorare il cuore di bellezza.
Mi hai aperto la porta di una storia
bella ed avvincente che laverà il dolore
cancellandolo indelebilmente
dagli occhi e dal mio petto
ormai scevro di tremore.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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