Evanescente e grigia
sorge l’alba
su fili di sogni in filigrana
dove scorrono gallerie
di volti da me amati
di cui potrei scrivere distici
di elegie sulle loro vite
che scaturiscono
dal mio cuore emozionato
e dai rimpianti degli anni
in cui acque pure sgorgavano
da mille fonti divenendo ruscelli,
che mi dissetavano accompagnandomi
gorgogliando la loro musica argentina.
Non so quando salperà la nave
del mio ultimo viaggio,
ma mi rincuora rincontrare
quei volti amati nel Biblico Giardino.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
Poesia molto bella.Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie della visita e di aver apprezzato. Buona giornata a te Olga.
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