Oltre opachi vetri
vedo ombre indistinte,
vengono incontro velate
dalla polvere del tempo.
Odo echi lontani
che arrivano attutiti
al mio orecchio.
Tu, sorridi dolcemente
com'eri solito fare
nei nostri giorni condivisi:
fotogrammi di vita
arrivano come flash
a rinverdire
il dolore accumulato.
Scuro cielo
ha cancellato luce,
foglie ingiallite
accartocciate
in balia del vento
hanno disperso
tutte le mie certezze.
Sequenze dolci-amare
bruciano come fuoco
marchiando l'anima...
E' un fiume in piena
ch’esonda dagli argini
e tutto trascina
divergendo certezze
di cui non so
se si ricomporranno
le antiche fattezze.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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