è stato un avvicendarsi di tenerezze
di avvicinamenti
ma anche di giravolte
ed allontanamenti,
tutto ciò in me ha creato un vivere affannato
senza avere mai sicurezza
nella confusione del nostro stato.
Quando all'ultimo nostro appuntamento
non sei venuto
sono come impazzita...
un'ansia senza fine di me si è impossessata,
ti ho cercato per tutte le strade
le viuzze dell'isola,
sono entrata nelle bettole,
ho chiesto nei lupanare
ma di te nessuna traccia:
sei come sparito o dalla terra inghiottito.
Da quanto ho camminato per cercarti
ho rotto i sandali che mi avevi regalato.
Li ho lasciati nella polvere della strada
a languire come la mia anima affranta
e scalza sono andata
in cerca della mia vita
che avevi lacerata...
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941
Una fantasia che potrebbe ricondurci a un periodo molto lontano. Molto suggestiva e nel contempo malinconica ma sempre originale e raffinata nello stile. Complimenti Grazia.
RispondiEliminaOlá, amiga Grazia!
RispondiEliminaUm poema triste que evoca um tempo perdido, uma busca inalcançável de um amor que se perdeu. Gostei muito desse poema tão inspirado. Parabéns!
Uma boa semana, com saúde,
um abraço.
Un sapore di tempi andati in questa poesia malinconica e amara. Una donna abbandonata che non riesce a darsi pace e vede l'intera sua vita andare in frantumi. Coinvolgente. Complimenti Grazia.
RispondiEliminaGrazie di aver apprezzato Vivi, è una poesia di molti annifa, ma mi era piaciuta l'idea di accostare la ricercaalla perdita dell'amore. Un affettuoso saluto, Grazia.
RispondiEliminaGrazie d'aver appprezzato questi versi amico Pedro, a volte la ricerca del tempo perduto è davvero dolorosa che ti lascia nuda anche l'anima. Un caro saluto di buon fine settimana da Grazia.
RispondiEliminaUn saluto ed un abbraccioa cara Vivì, Grazia!
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