Ammiro il tuo volto
con gli occhi della mente
e sento che t'incornicia
un'aura surreale e rifulgente.
Ogni notte pronuncio il tuo nome:
richiamo della mia anima anelante:
a volte ti sento vicino
mentre altre vedo il tuo viso
lontano ed evanescente,
s'accende la nostalgia della tua risata
e nel petto mi rifulge quella luce dorata
che mi donava il tuo splendido sorriso
nei momenti della nostra vicinanza.
Sospiro nostalgica
osservando la luna che illumina
il cielo d'argento
trasmettendole che il mio cuore
arde d'amore per te.
In questa notte immota
tutto tace in una silente pace
al di là delle vetrate,
solo il mio cuore è in tormento
sotto quest'apogeo notturno dirompente
che mi abbraccia in un gelido sudario
senza pace.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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