Il piatto
bianco della luna
si spandeva al desco della notte.
Fuori sul limitar del giardino
dietro le siepi d'alloro
ti vidi aitante e bello,
prese a fluirmi
velocemente il sangue nelle vene
mentre tu radioso salutandomi
incontro mi venisti
con i tuoi occhi azzurri
in un guizzo di cielo e un sorriso radioso.
La lieve brezza m'effuse il tuo profumo
che imbrigliò l'anima mia.
Le tue mani sul delta delle spalle
ad accarezzar la pelle,
il tuo attirarmi a te in dolce possesso
in un tempo senza ore
che suonarono struggente melodia...
sei sempre in ogni mio respiro
in ogni fibra del mio corpo
in un'ebbrezza che m'attrae
e mi ghermisce donandomi
emozione all’anima...
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941
Dolci impeti d'amore che fluiscono dal corpo per penetrare dolcemente nell'animo
RispondiEliminaUn caro saluto
Giorgio
Grazie della visita e dell'apprezzamento Giorgio. UN caro saluto, Grazia!
RispondiElimina