Guardo trasognata la marea
che pian piano s'è alzata.
Il libro in mano
non distrae i miei pensieri
rivolti all'orizzonte.
Tutto è quiete
non un alito di vento,
questo tremare dentro
è ansia, disperazione.
.
Mi chiedo dove sei adesso
se ancora ogni tua goccia
accende in me la melodia
mio fiore d'acqua appeso al cielo?
Densa foschia mi sbarra la visione,
tenendomi prigioniera
di un un segreto frastuono.
Perché ti ho perso
lungo quel percorso ornato di silenzio
in quel pomeriggio chiaro e perfetto
in ogni sua cadenza in ogni suo alito?
Me lo chiedo quotidianamente
tra gli squilibri della mente...
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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