Vado incontro
a quel nettare di vita
che spira dal vento dell’amore
in comunione di labbra,
e marea di baci
tale da far palpitare il petto
di aliti e sospiri
adagiandolo in atmosfere
di soavi armonie
e di selvatici sapori.
Attrae come canto celestiale
questo sentimento
rorido di rugiada,
esaltante come la primavera
in tutto il suo rigoglio:
emozione sbocciata
in un batter di ciglia:
odoroso di brezza marina,
di notte stellata, di cielo sereno,
di aria profumata
portandoci a viaggiare teneramente
in simbiosi nel nostro presente
e nell’avvento sussurrante
l’inizio esaltante di una vita a due
nel nostro divenire.
Grazia Denaro
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Legge 633/1947
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