Vago per la casa
senza mai vera pace
nel ricercare
quell’armonia di luce
che ormai
non esiste più.
E’ svanito l’orizzonte
e sono in un acquitrino
impantanata.
Penso a quando
c’eri tu
e guardandoti
respiravo l’universo
perché l’universo eri tu
che mi strappavi i versi più belli
con i tuoi soavi gesti d’amore:
- me li rubavi
proprio da dentro l’anima
avvolgendomi
in un’aura magica
che mi trascendeva verso l’infinito
di giornate luminose.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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