Gl'intensi profumi
della zagara
mi accompagnavano
dappertutto
in quelle aspre
contrade,
tutto era eccessivo
lì.
Il cielo d'uno
splendore abbagliante,
il mare un'immensa
distesa blu
che a seconda del
vento
diveniva dolce o
arrabbiato.
Ricordo l'isola
che nelle primavere
era un effluvio
d'essenze
di zagare, gelsomini
boungaville ed
oleandri.
.
Ma l'odore della
zagara
era emergente:
- amarognolo e
pungente -
a sottolineare una
primavera
avanzata e rilucente…
si percepiva ovunque
l'olezzo
dei giardini in fiore
gli alberi erano
adornati
tra il verde delle
foglie
dal bianco lucore
di grappoli di perle
profumate
o di bianche stelle
che stagliavano
l'aria
come
candido miraggio.
Di fiori d'arancio fu
il mio bouquet
da sposa.
Quei fiori nivei con
il pistillo giallo
furono il corollario
di un divenire
di grande felicità.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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