Beata la notte
che assorbe il dolore,
che sa stendere il velo
sulla caligine scura
che ammanta il cielo.
Beata la notte
che sa ascoltare il silenzio
e ne fa onirico volo
di sogni appassionati
tra rive colorate
e storie un po’esaltate
che rallegrano il cuore.
Beata la notte
che assomiglia alla morte,
ma che nel punto più nero
s'inchina alla luce
a scartare azzurri d'albe
che riaccendono il respiro
per un continuo giro...
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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