Stanotte mi sfioravi
in una nuvola di sogno
illuminato dalla luna.
Era un soffio
che mi scaldava
il tuo canto:
un piacere assaporare
la tua voce
atta a sfamarmi
come pane di promessa -
nel mulino.
Era una forza di marea
a riempirmi il petto
e ad accendere l’ombra
sprigionando faville come grida
dirigenti luce distesa
verso il cammino della primavera
che dovrà arrivare.
Grazia Denaro
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legge 633/ 1941

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