A coloro che son divenuti cenere
sparsa nel vento per mano di carnefici,
cervelli indottrinati
erettosi giudici
d'un popolo inerme e indifeso
propugnando un'autorità e una crudeltà bestiale
va la mia pena ed il mio dolore,
ai carnefici va il mio orrore.
Con crudeltà
hanno ucciso gente inerme
su cui s'immedesima il mio cuore
che prova
tristezza e dolore
nell’immaginare il loro terrore.
Poveri martiri
bersaglio
Di un odio razziale e bestiale
che fece
sgorgar lacrime
seminando lutti sotto il cielo d'Europa.
Ho pena dell'agonia dei gasati,
dei morti arsi dalle fiamme,
degli uomini e donne mitragliate
e in grandi fosse comuni seppellite,
del bagno di sangue perpetrato.
Conservaci la memoria mio Dio
per quegli occhi spenti di milioni d'innocenti
che hanno risalito il Calvario
e hanno avuto in gola la preghiera ricacciata.
I prigionieri ridotti ad esseri miserandi
vissero nel vento albe atterrite dalle forche
dell'orrore
e affrontarono col respiro sempre più spento
il cammino del supplizio.
Un popolo mutilato, torturato, massacrato!
Conservaci la memoria mio Dio!
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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