Nello
scorrere dei giorni
che vanno
incontro alla primavera
un sole bellissimo
bacia
l’aurora e il giorno a venire,
nuove
piante spuntano
a
rinnovare la vita.
Ma in
mezzo a loro si nasconde il male
pronto a
ghermirle.
Non fanno
in tempo le piantine
ad emanare
effluvi e bellezza
che la
gramigna erba letale e
maligna le
attacca
essendo un parassita
che non
riesce a vivere di luce propria
e autonomamente la propria vita.
La gramigna succhia la linfa
alle
piante vicine su cui si attacca
soffocandole quando le abbraccia
soffocandole
causando loro
morte anemizzandole.
S’ingrossa
lei in un rigoglio maligno
a discapito di chi ha abbrancato.
L’unica
via d’uscita
la sua
estirpazione
recidendone le radici.
Questa
laida pianta
è paragonata ad alcuni uomini malvagi
che hanno piacere di distruggere le vite
di chi incappa in loro
fino a portarli alla disperazione
e alla depauperazione della loro vita.
di chi incappa in loro
fino a portarli alla disperazione
e alla depauperazione della loro vita.
Grazia Denaro
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legge 633/ 1941
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