Non sfugge
ciò che colpisce ancora...
del mio tempo andato
emerge marea di ricordi
accendendo luce immemore
del mio sofferto passato.
Un buio lento d’inverno riappare
dai rari passi gioiosi
su ciò che fu il nostro sentimento
che intristì le iridi
in un continuo pianto
concatenato a quel doloroso canto.
Emersero disillusioni e poi rimpianti
violanti l'anima di pensieri in consunzione.
Vorrei cancellare questa memoria
che fugge a ritroso nel tempo
dove il corpo smarrito trascinato in tempesta
rimbombante di tuoni e sbattuto da venti
fu preda d’immani tormenti.
Ancor oggi ricordi pregni di turbamenti
travalicando i pochi quieti momenti
accendono vento
a divergere l'ansa dell'anima
in fiotti dolenti.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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