T'opprime rimorso
che s'attorciglia
nutrendosi di te
come verme di morte.
Il vecchio nemico corrode
abbracciandoti
come spudorata
cortigiana nell'alcova.
Sei morente agonizzante:
il lupo fiuta,
il corvo spia la tua spossatezza.
Tenebre
più dense della pece
ti artigliano
come frecce avvelenate
finché la pietra
non consumerà il tuo petto!
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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