Tra le luci della sera
si fa suono il silenzio
che mi percorre avvincendomi.
Ti rivedo nella stanza
tra le grandi finestre
che accolgono il cielo stellato,
due camini accesi
s’incrociano negli sguardi
in un perfetto incastro
a donare vertigini
d'istanti emozionali
e smarrimenti
nel silenzio delle parole.
Se si potesse invertire
il corso dell’esistenza,
riavvolgere quel filo
che si è smarrito...
la tua voce era musica d’arpa
nell’afflato dell’abbraccio,
ardimento nella gioia
del sentire quella felicità peculiare
delle vecchie cose amate,
ma che nel tempo declinò
verso l'esilio
del suo sguardo muto
e intransigente.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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