Su questo vetro freddo parlo al cielo
agli alberi, alle foglie, ai colorati fiori
ma scorrono davanti agli occhi miei lacrime tristi
per il tuo comportamento
che mi riempie la vita di liquido buio.
Vorrei essere fiore
per essere da te odorato sfogliato ed accarezzato,
vorrei ridere con te accanto ad un ruscello
spruzzati d'acqua pura e tumultuosa,
almeno quella sarebbe vita.
Vorrei che il tempo che riordina e acquieta
mutasse le nostre intemperanze
cancellando i nostri giorni bui
ché possa rifulgere quella luce
che dona respiro gioioso all'anima.
Vorrei rivivere le emozioni dei primi momenti
risvegliando la gioia dei nostri giorni più belli,
cancellare nubi statiche in un prato di vento
spinto a forza in modo
che la zavorra possa essere dispersa,
divenire leggeri ed aerei
da poter osservare la bellezza del cosmo
e tutti i suoi pianeti.
Grazia Denaro
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Lgge 633/1941
Molto profonda Grazia!
RispondiEliminaGrazie di cuore per aver appprezzato Olga. Un caro saluto da Grazia!
RispondiEliminaI desideri si ancorano e artigliano in modo lacerante un animo ancora innamorato. Non bastano i bei ricordi a spazzare via le nubi portate dal vento gelido di malinconia, anzi rintuzzano ancora di più la nostalgia e il rimpianto. Una poesia molto apprezzata cara Grazia. Buona serata e buona domenica.
RispondiEliminaGrazie della visita e d'aver apprezzato i miei versi colmi di nostalgia Vivi.Ricambio una serena serata ed una splendida domenca,Grazia
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