giovedì 26 novembre 2020

UNA BELTA' SUADENTE M'IRRETISCE


Nel silenzio, all'improvviso

sento un canto antico

venir da giù della valle,

varca il nostro tempo

la sua purezza languida e soave.

 

il petto mi s'inebria d'essenza e d’ascesi

e  un brivido di dolcezza

accarezza la mia pelle.

 

Sento una melodia cantata da aule voci,

forse di cori d'angeli discesi in girotondo

dall’apogeo illuminato a festa

ornati di rose profumate

attorniati da arbusti scalzi di biancospino

e tutti gli alberi del verde crinale

lì a rendergli omaggio

 

Una beltà suadente m'irretisce

e un celestiale profumo m’invade

come limpida brezza.

 

Grazia Denaro

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Legge 663/1941


 

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