Un più aranciato tramonto
di un’estate che scoda
oltre se stessa,
precipitando tra i cespugli
oltre la duna.
Gli alberi frivoli di ali
imbastiscono storie
in un quid di bellezza
e storie musicali.
La luce un sogno irreale
dove ogni cosa batte un colpo
in mezzo al cuore scoperchiandoci.
Più avanti
un cimitero di conchiglie
e la laguna
vischiosa d’alghe e mucillagine
contornata
dal brivido del sole.
Grazia
Denaro
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Bellissima poesia e immagine!OLga
RispondiEliminaGrazie mille per l'apprezzamento Olga. Un caro saluto, Grazia!
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