Un tempo sospeso
nello spazio di giorni surreali
che aggrovigliano e rodono le menti.
La razionalità
ha fatto posto alla paura.
Improvvisamente
la nebbia cancella il cielo
azzerando il verde della primavera,
i suoi profumi e i sapori
di un tempo non lontano.
E queste brume
che ci avvolgono ogni dì
nell’ascoltare notizie altalenanti
non danno requie né luce.
Si cerca l’orizzonte amato
che scompare
nascondendosi nella precarietà
del vivere giorno dopo giorno
mentre la speranza cede alla paura
della conta di chi non c’è più.
Si piegano tutte le stelle
sotto il peso del pianto
nell’attonito silenzio.
Grazia Denaro
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La tragedia è talmente grande che non esistono parole per descrivere le terrificanti sensazioni e le emozioni in cui ci dibattiamo e il cielo stesso piange con noi oscurando gli astri più splendenti. Avvertiamo il lutto in ogni dove, anche intorno, dove Madre Natura dovrebbe risplendere di colore e profumi e assolve il suo compito ma, in questi gravi momenti, siamo noi che, attoniti per il dolore, siamo diventati ciechi e sordi e non riusciamo nemmeno a cogliere le bellezze della stagione. Una lirica malinconica che mi ha molto colpita e che ho condiviso nell'animo.
RispondiEliminaPurtroppo sono momenti che incutono paura, anche perché non abbiamo mai provato una tragedia di questa portata. Speriamo di potercene districare al più presto, perché il mondo non può essere preda di uana simile tragedia. Grazie di aver apprezzato questi versi Vivì. In affettuoso saluto di buona serata da Grazia!
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