Quel giorno d’estate
mi colpì all'istante
il tuo sguardo intrigante
che pareva volesse scavare
dentro al mio essere.
Fummo rapiti repente
da un’empatia di arcana magia.
ricordo i tuoi splendidi occhi
che parlarono al mio cuore
di una storia meravigliosa
da vivere in simbiosi
nella magia e nell’incanto
di dolci primavere
nel rigoglio d’intense fioriture,
di stagioni a venire dense di luce
e di vividi fuochi
che splendettero su cristalli
a irradiare la radice piantata
a misura sull’orma dei nostri sogni.
Grazia Denaro
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Legge &33/1941
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