Allora ti andavo
a cercare in quei deserti
senza confine né orizzonte
camminando con l’affanno.
Di te avevo come dono
la tua comparsa arruffata
e sporadica
pregna di nuvole e venti.
Non riuscivi
a regalarmi
quei cieli azzurri
raggianti di sole
cui tanto anelavo.
Mi rimanevano
solo le mille domande
che mi ponevo
sul tuo comportamento,
meditazioni pescose
elargite della mia solitudine
randagia
come il mio passo che ti inseguiva
senza mai trovarti.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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