Quando il buio si fa stella
e la notte cinge la luna
che si dondola su un mare zaffiro
a spingere l'onda verso la riva,
sbriciolo sogni e sciolgo desideri:
nell'ebbrezza
della notte stellata
sfioro tremante l'avida tua bocca
posando sulle tue labbra
quell’ebbrezza di seta
che mi carezza
la gola.
Mi scivoli dolcemente
nelle pieghe del cuore,
vivi
prepotentemente
fra i passi segreti del mio respiro
a colmare d’emozioni
la mia anima.
Sei anelito di vita,
il tuo canto echeggia in palpiti di luce
e come i petali d'un vellutato fiore
m’affascina e m’avvince di desiderio.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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