Inseguo desideri di te
in un orizzonte senza fine,
vertigine d'acqua che danza
a fior di pelle
come bussola impazzita,
mi scivola impetuosa
fra le dita dischiuse,
mi percorre lenta e mi respira nuda.
Cerco quella luce
che sfami il mio desiderio antico
mai sopito
che arriva dal tempo passato
e spero nell'oggi
che la realtà sorpassi il desiderio
e trovi spazio nella via smarrita
che riconduca a me il tuo cuore
perso nell'oblio...
Grazia Denaro
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Legge633/1941
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