Stasera l'orizzonte
non ha più confine,
non assomiglia più al cielo
che si scioglie nel blu del mare.
E' un indefinito pozzo universale
che risucchia il bene
e richiama il male.
Guardi il cielo scuro
senza astri,
grigi nembi v'incombono.
Gli alberi scheletrici del viale,
stecchi rivolti al cielo
sembrano penitenti
ad implorare aiuto divino.
In questa serata spettrale
senti inquietudine serpeggiare,
il tuo corpo rabbrividisce.
Una nenia triste inonda il tuo ego
richiamandolo larvatamente
come per l'ultimo esalare...
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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