Madre che mi portasti in grembo
e al seno mi nutristi,
crescendomi inculcasti in me
veri sentimenti
e le vere regole del saper vivere.
Com'eri bella mamma:
il tuo viso cesellato di bianco opale
mi manca fino a stare male,
la tua voce melodiosa
nelle orecchie sento ancora.
Ricordo la tua bellezza arcana e speciale
sprigionava luminosità celestiale.
I tuoi modi dolci e accomodanti,
le tue innumerevoli qualità
ti rendevano perla rara.
Poi il destino bieco ed amaro
prosciugò la linfa tua preziosa
ed io rimasi pianta senza radice
in balia di venti gelidi e violenti
che mi sbatterono come fuscello
per tanto e tanto tempo...
Mamma parola amorosa
che oggi manca nel mio vocabolario
come la tua icona preziosa
manca al mio cuore
sempre colmo d'amore per te.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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