Un’ombra scura
sovrasta il mio cammino
offuscando il sole già fin dal mattino.
Perenne è la mia ricerca di conforto,
ma sempre mi si
presenta
l’algido tuo petto
sprezzante nel negare
il suo soccorso.
Vulcani d’ombra lo scorrere dei giorni
vissuti nell’opprimente buio delle ore,
un corollario d’inquietudini
e di silenzi che m’avvolgono
fino in fondo al cuore.
Quando incontro i tuoi
gelidi occhi
che spiccano sul tuo volto intarsiato,
penso tu sia una ragione di più
per dire basta a quel nulla
che ancora mi rimane
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
Legge 633/1941
Introspezione fantasiosa, immaginifica e coinvolgente. Uno stile raffinato reso ancor più accattivante dal ritmo donato da alcune rime. Molto apprezzata Grazia. Complimenti.
RispondiEliminaUN algido petto, non ha niente da regalare all'amore alla devozione, né alla comprensione. Non rimane altro che azzerare un rapporto che non dona niente di bello, ma solo incomprensione. Grazie del commento e dell'apprezzamento. Un caro saluto Vivì, Grazia!
RispondiElimina