Con te ho toccato
il cielo con un dito,
sarai l'eterno fuoco
a bruciare il mio desiderio.
T'amai anche con i remoti silenzi
dei tuoi sguardi,
fosti le mie emozioni vaganti
l'energia della vita, l'irresistibile richiamo
delle mie palpitanti giornate.
Se la terra continuerà a ruotare
posso sperare
di poterti nuovamente rivedere.
T'amai d'amore puro
e anche per te fu lo stesso
ma il nostro cielo
pareva ricoprirsi di nuvole scure
sempre più spesso.
Poi l'aria si fece pesante e malsana
così dominò la solitudine sovrana.
Con diligente perizia e malcelata speranza
oggi ti mantengo nell'ansito del mio fiato
soffiando su una brace
che cova occultata senza eco di richiamo.
Ma io e il mio testardo cuore
non ci arrendiamo
nella speranza di un tuo ritorno
seppur lontano...
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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