Baratto determinate situazioni
con silenzio
di finto assenso
conviviale
che non rispecchia il mio sentire.
Dentro mi traballa tempesta
per le dolci imposizioni
che accetto in nome d'un vivere normale.
Nel gioco delle parti che è la vita
colui che n'è regista
impartisce le sequenze
e io che sono attrice
subisco i suoi suggerimenti.
Anche se la scena m'appare sghemba
cerco di placare il mio ego
che sovente, con grida viscerali
si ribella a questa anomalia.
Guardo fuori,
vedo che la vita si muove, scorre…
giocano bimbi, il vento li rincorre
e splende un luminoso sole...
Grazia Denaro
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Legge 633/1941
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