Ti ritrovo sul pendio
sotto un cielo splendente:
come gabbiano dalle ali mozze
anela il mare
capisco con dolore
che la vita è spreco vuoto senza te.
Non ci saranno più affanni e ardori
ma solo fiaccole
che bruceranno i nostri cuori.
I baci dati e ricevuti
non saranno più rivissuti.
Quale sia stato quello estremo
non lo percepii nemmeno.
Guardandoti dritto negli occhi
quel giorno,
incantata tra i fiori in giardino
assaporai la gioia suprema
in quell'auro mattino.
Questo tumulo
che grava sul mio petto
non sarà dimora
del tuo spirito diletto
ma tu vivrai e viaggerai con me
a ricordarmi il nostro inscindibile
e indimenticabile vissuto.
Grazia Denaro
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legge 633/ 1941
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