giovedì 31 marzo 2016

NON SFUGGE CIO' CHE COLPISCE ANCORA


Del mio tempo andato
emerge marea di ricordi
che accende funerea luce...


fuoriescono lacrime dagli occhi
ad inondare il mio volto
su ciò che fu 
il nostro triste sentimento
che intristì le iridi
assorbendo interiormente 
un mesto canto
di disillusioni e grandi rimpianti.

Vorrei cancellare 
questa memoria fallace
che si rifugia in quel tempo
 trascinandomi in una tempesta
rimbombante tuoni
e sbattuta dai venti
che mi lasciano smarrita.

Quei ricordi 
pregni di turbamenti
travalicano il mio io
ripiombandomi
in pensieri di cruda tristezza
ledendo l'ansa dell'anima
 ad opprimermi il respiro.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941



martedì 29 marzo 2016

TI HO APERTO IL MIO CUORE

 
 
 
Sei arrivato
in un pomeriggio assolato
con un passo di pellegrino errante,
i versi tuoi, sono dettati da dolce musa
in solitudine confusa.
 
Ti ho aperto il mio cuore
non so chi realmente tu sia,
ma l'empatia è stata la nostra magia.
 
Ti ho sentito nell'ebbrezza delle vene,
nel fluidificare del mio sangue,
nei palpiti del mio cuore
che m'incitava tra i passi segreti
del mio respiro
ad assorbire le tue parole.

Sentivo in me una gioia immensa
e mi sentivo parte del creato,
della beatitudine della campagna
degli alberi smossi dal vento lieve,
dell'erba verde e dei papaveri rossi,
che riempivano il prato.
Mi sentivo benedetta da questo cielo
limpido e azzurro
che dava gioia al mio essere.

Un indefinibile brivido
accendeva il mio corpo
nell'ammirare i tuoi fieri movimenti
sentire il tuo roco e basso parlare
che raccontava l'amore con dolce fervore.

Hai riempito il mio spazio vuoto
d'un atteso miraggio
e ascoltando lontani echi
hai risposto a muti richiami
espansione d'indefinite cose
su fessure dischiuse
al riverbero dei sogni.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941



giovedì 24 marzo 2016

RISORGERE

 
 
 
Giunchiglie in fiore
i tuoi occhi mio Signore
nel delta del tuo cuore mi rifugio.
 
Gonfia è l'anima mia
per ciò che hai subito,
per le pene che hai patito
ma l'uomo ha rimosso
il tuo grande sacrificio.
 
La vita eterna c'hai donato
a discapito
del tuo preziosissimo sangue.
 
Sento una voce interiore
che mi guida in silenti passi 
convergendomi verso te
mia radice!
 
La notte è chiusa.
 
Finalmente arriva l'alba
che avvolge e bacia il mio viso
come apostolo di luce.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941


mercoledì 23 marzo 2016

VENTO SCOMPOSTO E MICIDIALE

Da dove tira questo vento
scomposto e micidiale
maligno turbine
che intorbida l'aria e di sangue colora
l'aria e la terra?
 
Mulinelli che scavano
le anime più arpie e nefande
che in gironi infernali
s'avvitano ad altari fasulli
ed empi dei,
colpiscono il cuore dell'Europa
seminano cruori e lacrime
colpendo ignari agnelli sacrificali
che non rivivranno un'altra primavera.
 
Piombo invade la nazione intera
ammorbandola,
insozzandola ed umiliandola
lasciando scie di paura
che gelano l'anima.
 
Non c'è rifugio neppure nei templi
ormai contaminati
da scorpioni e sterpi taglienti.
che non concedono rifugio
ad anime impaurite,
disorientate
a se stesse abbandonate.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941


martedì 22 marzo 2016

IMMERSI IN UNA CULLA

 
  
Immersi in una culla
tra l'erba e il profumo dei fiori 
in quell'attimo che c'annulla
nell'eterno bavero anteriore.
 
 
La nostra anima satolla
d'amore e d'immenso
Noi siamo parti della corolla
che trattiene il sentimento.

 
Il nostro afflato mescolato
con dolcezza e con forza
nei momenti apicali vincolato.

 
Incediamo verso amore
beltà d'un cielo terso
manto azzurro avvolto al cuore.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

lunedì 21 marzo 2016

IL SACRO MONTE


Sono dedali le strade della vita
spesso s'imboccano quelle sbagliate
che portano in direzioni non consone
ma soprattutto cupe e piene d'ombra...

sento l'anima smarrita fra sussulti e tormenti,
non so se tornerò a nuotare
nelle amorose onde del mio caldo mare.

Guardo il Monte che s'erge di fronte a me
e vedo un'irta strada
dove il crinale pieno di rovi
mi ricorda la corona di spine di Gesù.

M'attrae andar lassù vicino al cielo blu,
sarà la mia espiazione.

Ti chiedo mio Signore:
accoglimi nella tua casa
come pecorella che ha smarrito la strada.

Supererò ogni ostacolo
avendo fede nel tuo aiuto,
se cadrò mi rialzerò,
se le carni lacererò non baderò
ma a te arriverò mio Divino
con tenerezza nei pensieri
e con l'animo purificato.

Nel candore dell'amore acquisito
aspirerò il sacro profumo
e le palpebre eleverò verso te.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

ERA NATA IN PRIMAVERA

  
 
Era nata in primavera
e di questa stagione
portò nella sua vita
temporali e schiarite.
Fu il vento di marzo
che irruentemente
la trascinò come foglia dispersa.
 
Ebbe persa la mente
in agoni tortuosi e gironi infernali,
patì grandi pene...
 
Tante volte risorse e ricadde
ma del cristallo suo lucente
non s'offusco il brillio
nella sua mente.
  
Poetessa di grande talento
donna sensibile d'alto spessore
anche se la labilità dell'anima
le causò immane dolore.
 
Nei suoi ultimi anni
per le sue opere osannata,
dopo la morte
da una moltitudine di gente adorata.

 
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

domenica 20 marzo 2016

ABBAIARE ALLA LUNA

  
Colui che s'incaponisce
nell'abbaiare alla luna
che come regina della notte
 sta a guardare l'umanità
e da nulla si fa attraversare,
perde il suo tempo e nulla ottiene
tranne il ritorno del suo laido latrare.
 
Lei guarda serafica ed enigmatica
ma non assorbe farneticazioni:
nulla la tocca
nulla la scalfisce!
 
Rimanda al mittente
le disgustose delazioni
di gente tarata e depravata
povera di spirito e di vita interiore
che null'altro ha da fare
che sputare fuori
la propria pochezza ed il proprio livore
nell'intento d'oscurare
la limpidezza e l'altrui splendore.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941
 
 


sabato 19 marzo 2016

NELL'OBLIO DEL TEMPO

In stanze vuote
dagli ibridi colori
in cui il sole 
non dipinge né indora
mi ritrovai a trasmigrare
nell’incognita del divenire
soffrendo a lungo
sull’altare sacrificale
 che mi toccò.
 
 
Muta e solitaria 
fu l'eco del mio sentire
ma lancinante  
l’eco del mio dolore.

 
Nel tempo coatto 
della mia permanenza
un eremo solitario 
 portai sulle mie spalle
che tu non riuscisti 
 mai a raggiungere
  incurante  
del mio cuore frantumato,
 fra macerie gettato
e lasciato lì a marcire  
nell’incuria del vento
e nell’oblio del tempo…

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941



venerdì 18 marzo 2016

OSSERVAMI OLTRE L'ESTERIORITA'

 
 
Ti prego
non guardarmi superficialmente,
osservami oltre l'esteriorità
fino a captare il mio intimo sentire.

Non pensare sia banale,
la mia anima palpita
nel bramare desideri di te
che tengo conservati
nello scrigno dei segreti.

Ruscelli di lacrime
gonfiano i miei occhi
nell'ora della solitudine coatta,
il vento mi sbatte come cespuglio arreso
alla sua primordiale veemenza.

Quando la tua bocca si offre
come rossa melagrana
percepisco sempre il sole allo zenit
ma quando non ci sei
la tristezza m'invade e mi pervade
come tessuto di pesante trama
che ricade dalle spalle sulle fredde pietre
che feriscono il mio corpo.

Il mio cammino
è lastricato d'irte strade
stratificate di foglie morte
e ormai marcite
su cui faccio fatica ad avanzare,
tendendo sempre a scivolare.

Tu sei l'eterno mio sanguinare interno...


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941


mercoledì 16 marzo 2016

NEL RIFIORIRE DELLA TUA PRESENZA

 
 
In questa gelida giornata
il vento frusta i miei capelli
accompagnando il mio cammino
nel mio andare senza meta.
 
La mente rimugina
sulle parole che mi hai detto
mentre il vento mi percuote
e mi trascina inconcludente
mordendo la mia carne
come frustata da uno staffile
mentre brividi di freddo
attraversano la mia pelle.
 
In me geme
e viva palpita la tua carne.
Porto i tuoi giardini
chiusi nel cuore.
 
Sento la nostalgia
dei nostri viali alberati
in cui la nebbia sfuma
e rende nitido il ricordo.
 
Il tempo
non ha tramutato i miei pensieri
che giacciono
ancora nel tuo desiderio...
 
vortici di dolcezza
inebriano la fantasia
nel sogno 
del rifiorire della tua presenza...


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

martedì 15 marzo 2016

GRAMIGNA


Nello scorrere dei giorni
che vanno incontro alla primavera
un sole bellissimo
bacia l’aurora e il giorno a venire,
nuove piante spuntano
a rinnovare la vita.
Ma in mezzo a loro si nasconde il male
pronto a ghermirle.
Non fanno in tempo le piantine
ad emanare effluvi e bellezza
che la gramigna erba letale e
maligna le attacca
essendo un parassita
che non riesce a vivere di luce propria
e autonomamente la propria vita.
La gramigna succhia la linfa
alle piante vicine su cui si attacca 
soffocandole quando le abbraccia
causando loro morte anemizzandole.

S’ingrossa lei in un rigoglio maligno
a discapito di chi ha abbrancato.
L’unica via d’uscita
la sua estirpazione
recidendone le radici.
Questa laida pianta
è paragonata ad alcuni uomini malvagi
che hanno piacere di distruggere le vite 
di chi incappa in loro
fino a portarli alla disperazione
e alla depauperazione della loro vita.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941



ESSENZA

 
 
Velo di bruma
soffusa agli occhi
 e al cuore.
Ricordo antico
amaro profumo.

 
Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

AMORE

Accede la chiave
nel mio scrigno
note di pianoforte
accordano antiche melodie,
nostalgie risvegliano
sapidi sapori: 
effluvi di parole
accarezzano
le valli del cuore.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941


RICORDI

 
 
Ricordi d'intonati arpeggi
sulle corde del cuore
divenute poi
effigi di lugubri cimiteri.
Ma il pensiero è sempre lì!

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941

domenica 13 marzo 2016

PORTO DENTRO ME IL TUO RESPIRO

 
 
Porto dentro me il tuo respiro
un mare in tempesta
è la mia anima irrequieta
dagli occhi scendono lacrimoni,
sono immensi turbini
i pensieri che mai riposano
-eterne bufere-
in alte cime innevate.

Esiste un linguaggio
che va al di là delle parole
che io recepisco con i sussulti del cuore,
le negative sensazioni,
le pene, le incertezze...

ho imparato a decifrare
le tue mute parole,
i tuoi discorsi astratti
là dove i tuoi reali pensieri
sono stati sepolti.

Ci fu un cambiamento tra le nostre vite:
hai lasciato alle spalle
ciò che di bello avevi dentro
e gelo hai sparso tutt'attorno.

Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941



UN VAGARE SENZA FINE

Vengono da lontano
hanno percorso

 grande cammino.
 
  Vagano tra frontiere   
nel cuore dell'Europa
 in paesi non più accessibili
 da muri di filo spinato
e tra corridoi angusti
tra una frontiera e l'altra,
cercano una via che
li possa accogliere,
un paese
che non neghi loro
 richiesta d'asilo.
 
Ma quest'Europa
stanca
di subire 
quest'esodo immane
di gente arrivata

da ogni continente africano,
ha detto basta!
 
Ha deciso di non assorbire
più gente
che passivamente
e con rassegnazione
abbandona il proprio paese
senza combattere
per riconquistarlo.
 
L'esodo continua
in un vagare
senza fine e senza meta,
mettendo in difficoltà
la Comunità Europea
che in un rigurgito

ha deciso di cambiar rotta
sull'accesso
indiscriminato
di queste genti.


Grazia Denaro
Tutti i diritti riservati
legge 633/ 1941